I sette Comuni di Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria e Talamello sono andati alle urne nelle giornate del 17 e 18 dicembre 2006 e hanno espresso chiaramente i loro intendimenti. Con un’affluenza considerevole (ha votato il 67,51% degli aventi diritto), l’83,91% dei cittadini votanti ha detto sì alla secessione dalla regione Marche.
“Un risultato in linea con le previsioni, che riflette lo spirito di una realtà territoriale di confine, che da sempre gravita e si alimenta nella tradizione culturale della Romagna…conseguenza di un sentimento storico che e' stato troppo a lungo sottovalutato'', ha commentato Gian Mario Spacca, presidente della Regione Marche.
I comuni dell’alta Valmarecchia entreranno perciò a far parte dell’Emilia Romagna non appena il risultato del referendum sarà tradotto in legge dal Parlamento e dopo la consultazione dei consigli di entrambe le regioni coinvolte.
Una vittoria per l’area del bacino del Marecchia, entità territoriale peculiare e di confine, da sempre fortemente integrata con la provincia di Rimini per affinità culturale, storica e geografica, ma amministrativamente divisa tra tre regioni e quattro province, e che già da tempo aveva espresso desiderio di unitarietà all’interno del territorio della Romagna.
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